il progetto

il progetto di digitalizzazione Parisio

Catalogo informatizzato dell’archivio fotografico Parisio

L’iniziativa proposta dall’Associazione Archivio Fotografico Parisio è rivolta principalmente alla conservazione del suo patrimonio e, allo stesso tempo, ad ampliare la visibilità e la fruibilità dei fondi custoditi, altrimenti difficilmente accessibili al più ampio pubblico.
L’obiettivo principale è la creazione di un catalogo multimediale ed interattivo per la valorizzazione del fondo fotografico Parisio e delle strutture dell’Archivio, entrambi vincolati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il fondo fotografico Parisio è dichiarato dalla Soprintendenza Archivistica per la Campania di notevole interesse storico perché “composto di 70.000 negativi, album e macchinari d’epoca, dal secondo decennio del Novecento al 1985. L’archivio costituisce una delle più importanti fonti fotografiche per la Storia di Napoli e del Mezzogiorno”. È costituito dai negativi prodotti da Giulio e Fabrizio Parisio a partire dal 1919 ca. Fondatore dello studio fu Giulio della cui attività si ha notizia fin dal 1919, data in cui egli realizzò una mostra a Zara. Tra i suoi primi lavori di grande interesse una ricerca sugli artisti napoletani (Gemito, Irolli, Viti, Ponsiglione, etc.) che egli fotografa cercando di far trasparire nelle foto l’atmosfera delle opere degli artisti stessi (molto bello il ritratto futurista di Carlo Cocchia); grande ritrattista diviene il fotografo della aristocrazia napoletana, fino a ritrarre la famiglia reale. Sperimentatore nato, si cimenta nella realizzazione di belle immagini futuriste, movimento al quale aderì intorno agli inizi degli anni Trenta. Fotografo industriale di grande qualità, ha lasciato testimonianza del mondo dell’industria campana degli anni fra le due guerre. Ha svolto la sua attività fino alla metà degli anni Sessanta, coadiuvato in principio dal figlio Fabrizio, che poi ha tenuto in vita lo studio occupandosi soprattutto di fotografia industriale.
L’intero materiale fotografico di negativi su lastra e pellicola, per lo più di grande formato, è catalogato alfabeticamente per committenza o argomento, basandosi soprattutto sulla memoria dell’Autore. Questo registro rimanda poi a scaffali e scatole numerate, dove sono custoditi fisicamente i negativi. Vi sono, inoltre alcune stampe originali raggruppate in album.
La veicolazione della conoscenza dello straordinario patrimonio fotografico, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, passa attraverso la più ampia diffusione delle immagini, oggi difficilmente consultabili per la struttura propria dell’Archivio e della sua sede storica; pertanto l’obiettivo finale è stata la creazione di un catalogo multimediale ed interattivo per la valorizzazione del fondo fotografico. Ciò può innescare un processo con ricadute sul tessuto sociale non indifferenti, nel campo della ricerca, dello studio, e soprattutto per una riscoperta dei valori legati alla memoria dei luoghi.